... Se arrivo davanti alla porta dieci volte, segno nove gol, qui dentro sono il migliore. Faceva tutto questo per affermarsi come leader, ma alle parole faceva seguire sempre i fatti e così capivi che la sua non era presunzione, era pura consapevolezza dei suoi mezzi. Così alla fine i compagni gli erano sempre riconoscenti, perché effettivamente risolveva tanti problemi con il suo genio. Altro che presuntuoso».
(Massimo Mauro racconta Michel Platini)
(Massimo Mauro racconta Michel Platini)