Per un rigore contro a 10 minuti dalla fine, quando aveva 2 gol di vantaggio, ha detto così il presidente Moratti dopo Inter-Atalanta: «Non credo alla buona fede … C’è volontà di colpire». L’arbitro era Gervasoni.
Moratti tuttavia credette alla buona fede il 20 gennaio 2008, quando in Inter-Parma lo stesso giudice di gara prima negò un rigore agli ospiti per fallo di Cordoba su Corradi e poi inventò un rigore per l’Inter sull’1-2 a 2 minuti dalla fine per un fallo di mano inesistente di Couto, che quindi fu espulso.
Il Parma, rimasto in 10, perse 3-2.
Ecco la sintesi di quella partita.
Meditate gente, meditate...
Moratti tuttavia credette alla buona fede il 20 gennaio 2008, quando in Inter-Parma lo stesso giudice di gara prima negò un rigore agli ospiti per fallo di Cordoba su Corradi e poi inventò un rigore per l’Inter sull’1-2 a 2 minuti dalla fine per un fallo di mano inesistente di Couto, che quindi fu espulso.
Il Parma, rimasto in 10, perse 3-2.
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